XVII° report di Confartigianato
XVII° report di Confartigianato ‘Le tendenze a inizio 2022, tra rischi e opportunità per le imprese’, introdotto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale e Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche.
Secondo le previsioni di Banca d’Italia di venerdì scorso a metà 2022 il PIL recupererebbe i livelli pre-pandemici, con una crescita del 3,8% su base annua, che ritocca di 0,2 punti le previsioni di +4,0% dello scorso dicembre. Sul rallentamento della velocità della ripresa pesano numerosi fattori, quali le strozzature nelle filiere globali, la rarefazione e il boom dei prezzi delle commodities e la scarsità di manodopera.
L’analisi della bufera dei prezzi in corso, dell’evoluzione delle variabili macroeconomiche e del trend degli indicatori congiunturali sono stati oggi al centro del webinar di presentazione del 17° report di Confartigianato ‘Le tendenze a inizio 2022, tra rischi e opportunità per le imprese’, introdotto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale e concluso da Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche.
Nella presentazione del report di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, dopo un aggiornamento dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ondata invernale di Covid-19, sono state esaminate le tendenze settoriali della produzione e del fatturato, il traino di edilizia e digital economy, grazie all’impulso del superbonus e l’accelerazione della transizione digitale catalizzata dalla pandemia. In ritardo la ripresa per la moda e i servizi legati alla domanda turistica. Nel report viene poi esaminato l’andamento del made in Italy, la dinamica dell’occupazione – con il recupero trainato dalle micro e piccole imprese -, della demografia di impresa e le più recenti evidenze statistiche su prestiti bancari e finanza d’impresa.
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